A volte bisogna smetterla di dondolare, anche se il dondolio è dolce. A volte bisogna alzarsi in piedi, lasciarsi quel dondolio dolce alle spalle e andare oltre.
Bisogna farlo per necessità oppure per desiderio.
Nel frattempo, però, nel dondolare e nell’andare avanti, bisogna godersi ogni passo, anche quelli in cui il fango ti arriva alle ginocchia perché sono quelli che ti portano più lontano. Anche quelli leggeri in cui ti sembra di saltare come un sasso su uno stagno; come quando facevi rimbalzare le pietre belle piatte a pelo d’acqua. Quello che io non sono mai riuscita a fare, nonostante l’allenamento e l’esempio di quel mago di mio fratello.
Perché non si sa quando i sorrisi finiscono, perché non si sa qual è l’ultimo bacio, perché non si sa se chi ti abbraccia lo fa per accoglierti o per dirti addio, perché non si sa quando si è obbligati a smettere di ballare oppure a non vedere più ballare chi te lo ha insegnato. Perché non si sa se il cielo che ti sta in testa è più bello di quello di ieri, ma si sa, questo per certo, che i paragoni non servono. Col cielo ci si fa i conti e con la terra pure.
Perché non si sa …e questo è tutto quello che c’è da sapere
– A volte mi chiedo che cosa stiamo aspettando.
[Silenzio]
– Che sia troppo tardi madame…(A. Baricco – da “Oceano Mare”)