Dall’angolo della strada nemmeno si vede.
Facevo per avvisarvi: se spuntate veloci come saette dall’angolo di Via Gian Paolo Orsini, imboccando via di Ripoli, è difficile che la vediate al primo colpo. Dovete cercarla, come si fa con i tesori, altrimenti che gusto c’è! E mi auguro che per voi il tempo delle cacce al tesoro non sia finito!
C’è una porta di vetro e legno scuro su cui non troverete alcuna insegna, ma se vi avvicinate lo capite che è lei: è la Piccola Farmacia Letteraria, ci siete appena entrati e già vi sentite a casa. Sì, il primo effetto benefico è quello; dovrebbero vendere boccette d’aria della Piccola farmacia letteraria, come vendono quelle del Golfo di Napoli. Respirate a fondo e poi abbassate lo sguardo.
Magari avete già adocchiato qualche titolo, magari ancora no perché i vostri occhi corrono veloci da un cartellino all’altro. Sì quelle sono le indicazioni dei rimedi, la versione colorata e simpatica dei “bugiardini” che trovate nei farmaci. Ognuno ha un colore, perché le patologie e i sintomi sono tanti, ognuno con la sua sfumatura; tutti sono legati con un filo d’oro al libro-rimedio. E come per ogni medicina che si rispetti ci sono le indicazioni, la posologia e gli effetti collaterali.
Abbandonatevi alla curiosità e spostate il naso da una copertina all’altra, seguite l’istinto, annusate la carta, passate un dito sui cartellini lisci, sul filo ruvido ed elastico, accarezzate quelle copertine: gli amici se la meritano una carezza, come i cani fedeli e i gatti sonnacchiosi che aspirano i cattivi pensieri tra le loro fusa.
Poi alzate gli occhi perché sicuramente lei è là davanti e vi sorride. Ha gli occhi liquidi come un sogno e il sorriso grande: siete nel suo di sogno, ma un po’ anche nel vostro per cui sarebbe buona cosa ricambiare il sorriso. Lei è Elena, alta come una pallavolista, viso pulito sotto una frangia castana. La versione simpatica e senza supponenza di Mary Poppins. Da un momento all’altro ti aspetti che inizi a cantare, schiocchi le dita e scompaia dentro una grande borsa di pelle oppure che voli fino al soffitto. Invece fa qualcosa di più magico: parla, ascolta, consiglia se ti va o aspetta. Eh sì, anche questo. Aspetta, aspetta lì con te: che tu sia pronto, che tu abbia una domanda, che tocchi ogni santo angolo di carta dei suoi libri e che sbirci ogni angolo, oppure che resti imbambolato davanti a uno scaffale senza sapere il perché. Oppure aspetta che tu esca, attraversando di nuovo quella porta a vetri. Ma dove scappi? Se ci sei entrato in quella bolla di felicità con una parete blu come il cielo in Primavera, prima o poi ci torni….
E non sarà l’apparizione di sintomi da guarire che vi farà tornare, né di credere che una guarigione potrà esserci davvero sfogliando delle pagine: forse si tratterà solo di sentire che il sogno realizzato di qualcuno fa stare meglio tutti e che l’amore per i libri è un bellissimo sogno condiviso.
P.S.: a breve la “Piccola farmacia letteraria” effettuerà consegne a domicilio, perché il pronto intervento letterario ha bisogno di… farmacisti in prima linea (alla faccia di George Clooney che poi si è dato al caffé…).
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